Il caviale italiano
Il segreto di un grande caviale malossol: i nostri allevamenti e un habitat ideale
Il sapore delicato, anche quando è deciso. La consistenza sostenuta, espressione di freschezza inconfondibile. Un profumo morbido, rotondo, come l’approccio al palato. E l’assoluta garanzia qualitativa. Sono questi i tratti comuni del caviale malossol firmato Caviar Giaveri. Il perché è evidente.
A differenza della maggior parte del caviale sul mercato, Caviar Giaveri non firma caviale acquistato da anonimi produttori internazionali e rivenduto con il marchio dell’azienda, ma alleva e trasforma totalmente nei suoi possedimenti ittici del nord Italia. La salatura segue il tradizionale metodo russo malossol (poco sale), la selezione delle uova avviene rigorosamente a mano, come anche il confezionamento.
Gli storioni del nostro caviale: Beluga, Osietra, Sevruga e molti altri
Caviar Giaveri alleva in Italia dieci diverse specie, il che permette di scegliere tra una ricca varietà di tipi di caviale eco–sostenibile ed è attualmente il parco storioni più vario del mondo.
Tutti gli storioni allevati da Caviar Giaveri sono fra i pregiatissimi esemplari vi è il celebre Huso huso (Beluga), il sopraffino Acipenser persicus (Osietra), il rinomato Acipenser stellatus (Sevruga) fino al più comune Acipenser baerii (Siberiano).
Ogni esemplare è accudito e seguito in ogni fase della sua crescita: ogni aspetto è curato minuziosamente per ricreare il miglior habitat (lo storione è specie protetta e l’allevamento ne tutela la sopravvivenza), garantendo il massimo rispetto per l’equilibrio dell’ecosistema.
L’alimentazione, la temperatura dell’acqua, le condizioni di ogni storione, sono monitorati 24/7 da sistemi computerizzati e dal vigile controllo di personale esperto. Gli elevati standard raggiunti permettono di avere la tracciabilità totale del caviale prodotto.
Dall’uovo alla larva, dall’avannotto allo storioncino, dallo storione alle sue uova. Un ciclo di vita delicato che Caviar Giaveri protegge con passione, dedizione e professionalità.
Viene applicato un modello di acquacoltura complesso, che favorisce i processi biologici e il mantenimento del naturale equilibrio dell’ecosistema dell’allevamento e del territorio che lo circonda.
Storicamente lo storione era molto consumato in Italia nelle aree fluviali lungo il Po, ma anche nel Lazio, dove si pescava nel Tevere (ribattezzato lupo del Tevere) ed era cibo prelibato per i pontefici e le famiglie nobili. Tre erano le razze autoctone diffuse: il ladano (meglio noto come beluga), lo storione comune (Acipenser sturio) e lo storione cobice o Adriatico (Acipenser naccarii), quest’ultimo caratterizzato da placche ossee sul manto. Poi l’inquinamento delle acque e la pesca illegale hanno portato a una drastica diminuzione degli esemplari, in Italia, come nel mondo.
La salvaguardia dello storione per la qualità del caviale
L’allevamento e la commercializzazione dello storione e del caviale sono tutelati dal Cites – Convenzione di Washington, che controlla il commercio internazionale delle specie di flora e fauna minacciate di estinzione. E Caviar Giaveri naturalmente opera nel totale rispetto di tali norme per la completa salvaguardia delle specie. Servono anni e anni, da 6 a 12, prima che lo storione sviluppi e maturi le sue uova. Ecco perché il caviale, soprattutto quando proviene da allevamenti controllati, è un prodotto molto pregiato.
Oltre al tempo, numerose sono infatti le cure necessarie per allevarlo nelle migliori condizioni ambientali, alimentari e sanitarie. Il controllo della salubrità dell’acqua (proveniente da fiume e da pozzi geotermici) e il suo corretto equilibrio biochimico sono determinanti per la vita dello storione. Le grandi dimensioni delle vasche all’aperto, che riproducono perfettamente l’habitat naturale, l’utilizzo bilanciato di nutrienti adeguati, l’estrazione delle uova in ambiente protetto e la loro rapidissima conservazione a temperatura controllata, sono tutti aspetti che permettono a Caviar Giaveri di porsi al top nel mondo della produzione del caviale.